Prevenire la sordità. Sensibilizzare alla cura dell’udito

 Il 3 marzo ricorre la “Giornata Mondiale dell’Udito”, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare la popolazione sull’importanza dell’udito e renderla consapevole che sentire bene aiuta a vivere bene a qualsiasi età, in qualunque contesto ambientale, in qualsiasi situazione. Pertanto l’OMS sollecita l’impegno dei “Decisori” a promuovere iniziative di prevenzione per le popolazioni ed invita l’opinione pubblica ad avere cura del proprio udito, sempre e comunque, adottando misure di riduzione del danno derivato dall’esposizione a fonti di rumore oltre la soglia consentita. 

FIADDA ROMA APS – Associazione per i Diritti delle Persone sorde e Famiglie e La Chiocciolina ODV – Associazione per l’Integrazione delle persone sorde, nel confermare il loro abituale impegno umano, politico e sociale nella prevenzione della sordità, desiderano incentivare verso l’opinione pubblica le attività di sensibilizzazione, in modo particolare verso la fascia di popolazione più giovane, per la cura dell’udito, attraverso la diffusione capillare della conoscenza del tema e l’adozione di comportamenti e misure idonee a limitare i danni del rumore e la diffusione crescente e costante delle ipoacusie e sordità. 

Le due Associazioni romane, benché per costituzione e natura si occupino prevalentemente di persone con sordità neonatale o acquisita nei primi anni di vita, guardano con attenzione e preoccupazione ad un fenomeno, che acquista ogni anno che passa una crescente valenza sanitaria, sociale, economica, statistica di grave criticità. 

Il tema centrale prescelto dall’OMS per il 2022, Prevenire i danni da rumore in età scolastica, è fortemente sentito dalle due Associazioni, consapevoli e sensibili a riguardo, anche grazie alla lunga esperienza maturata da FIADDA ROMA nella pratica quotidiana del Servizio di Assistenza alla Comunicazione prestato nelle Scuole di ogni ordine e grado della Città Metropolitana di Roma Capitale. 

 Nella prospettiva della prevenzione hanno deciso di condividere il 1° aprile 2022 l’iniziativa voluta dalla SIOeChCF (Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale) in collaborazione con la SIAF (Società Italiana di Audiologia e Foniatria) con le Associazioni di rilevanza nazionale e locale e volta ad organizzare su tutto il Territorio Nazionale una giornata di sensibilizzazione sullo specifico argomento attraverso varie modalità (eventi, convegni, campagne pubblicitarie, diffusione di volantini promozionali presso Enti Territoriali e Scuole). 

Per FIADDA ROMA APS e La Chiocciolina ODV, il primo aprile vuole essere solo una data simbolica di partenza per una serie di iniziative successive reiterate e costanti, da svolgersi anche con il supporto delle Istituzioni. 

Si è ritenuto pertanto di produrre un sintetico ed incisivo documento sul tema, che focalizzi i punti salienti del problema da far pervenire in prima battuta ai Quindici Municipi di Roma Capitale e ad un congruo numero di Scuole. 

Si chiede ai Municipi l’impegno di diffondere il documento promozionale presso le Scuole in modo particolare dell’Infanzia, in modo che le Educatrici siano sensibilizzate al delicato problema, nella convinzione che l’educazione e la diffusione di una cultura destinata alla riduzione del rumore, ad un ascolto sano, sicuro e responsabile, al benessere uditivo debba cominciare molto presto coinvolgendo, non solo le studentesse e gli studenti, che in qualche modo rappresentano già una parte di popolazione ad alto rischio, quanto, attraverso attività ludiche e stimolazioni adeguate una 

fascia di età delicata e vulnerabile, ma molto ricettiva, quale quella dell’Infanzia, coinvolgendone anche le Famiglie che per prime tendono a non rispettare parametri ed indicatori corretti per la prevenzione del danno. 

Parimenti si chiederà a diversi Istituti Scolastici, attraverso il supporto delle Istituzioni, di favorire iniziative di sensibilizzazione e promozione fra gli studenti che FIADDA ROMA APS e La Chiocciolina ODV, congiuntamente o separatamente a seconda dei casi, proporranno e svilupperanno in diverse forme e strumenti. 

In un’ottica di sensibilizzazione della tematica e nell’approcciarsi ad essa sarà comunque prioritario e imprescindibile precisare la differenza tra la sordità congenita grave o profonda e quella sopraggiunta successivamente per altre cause, dall’esposizione a suoni e rumori in vari ambienti di vita, sottolineando quanto la mancanza di strutture carenti e di mezzi tecnologi adeguati rendano più complesso il percorso di alunni e studenti sordi e la loro inclusione serena nel contesto scolastico. 

Ciò premesso si riportano di seguito alcuni elementi fondamentali, sui quali poter attivare successivamente percorsi informativi e formativi per tutti gli Attori coinvolti nelle Scuole. 

  • L’OMS evidenzia quanto sia critico ed esteso a livello mondiale il problema delle crescenti ipoacusie che dipendono da diversi fattori e vanno affrontate e possibilmente risolte in relazione “agli effetti combinati di tossicità ambientale in termini di rumore e danno metabolico-ossidativo, invecchiamento, malattia ed ereditarietà”. 
  • Nel Report 2021 l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che le persone con ipoacusia siano 466 milioni in tutto il mondo e che il numero raddoppierà per diverse cause nel 2050 raggiungendo circa 900 milioni e che nella sola Europa da circa 70 milioni si passerà nel 2050 a 104 milioni di persone. 
  • Anche il CENSIS nel 55° Rapporto sulla situazione sociale dell’Italia, presentato a dicembre 2021, riporta che la percentuale della popolazione con problemi uditivi si attesta al 12,1% della popolazione, ovvero 7 milioni di Italiani presenterebbero forme di ipoacusia con un significativo aumento con l’invecchiamento e per l’allungamento dell’aspettativa di vita. 
  • L’OMS invita pertanto le Istituzioni dei diversi Paesi ad impegnarsi per la diffusione di una cultura del benessere uditivo e dell’ascolto sicuro e responsabile, specie tra i più giovani e ad investire nelle strutture e nella tecnologia più avanzata per superare il divario tra persone sorde e normoudenti, nelle scuole, come negli ambienti di lavoro, favorendo di conseguenza la promozione dell’inclusione sociale. 
  • L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri) si preoccupa attraverso gli Obiettivi 3 “Salute e Benessere” e 11 “Città e Comunità Sostenibili” di salvaguardare l’udito, particolarmente dei giovani, anche nei contesti scolastici. 
  • L’ultimo Rapporto della Fondazione Agnelli (risalente al 2019, ma la situazione non è mutata) sull’edilizia scolastica italiana evidenzia da fonte AES (Anagrafe dell’Edilizia Scolastica MIUR) che il 6,5%, (percentuale più alta) degli elementi di disturbo di cui soffrono gli edifici scolastici si riferisce all’inquinamento acustico con gravi ripercussioni sul benessere uditivo di docenti e discenti, ancor più se con problemi uditivi. 
  • È fondamentale favorire negli ambienti scolastici la comprensione del parlato che deve avvenire nelle condizioni di minimo affaticamento per tutti. Il segnale vocale deve essere più energico del rumore e non essere da questo mascherato (AIA – Associazione Italiana di Acustica – Linee Guida per una corretta Progettazione acustica di ambienti scolastici). 
  • Alla Circolare Ministeriale n. 3150 del 22 maggio 1967 “Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli edifici scolastici, al D. M. del 18 dicembre 1975 sulle norme tecniche relative all’edilizia scolastica, peraltro abrogato dalla Legge n. 23 del 26 gennaio 1996, poco è stato aggiunto; allo stato attuale si evidenzia una situazione di sostanziale stallo, che non rivolge agli edifici scolastici le necessarie e dovute attenzioni per gli spazi, gli arredi, la sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica, la cura dell’acustica ambientale, l’abbattimento delle barriere architettoniche e della comunicazione. 
  • Evidenzia Legambiente nel XX Rapporto sulla Qualità dell’Edilizia Scolastica (Ecosistema Scuola 2021 – Se non riparte la Scuola, non riparte il Paese) la carenza di misure atte a ridurre i rumori nei diversi spazi delle scuole e nelle mense e quanto pochi siano gli edifici scolastici realmente accessibili e fruibili da alunni e studenti con disabilità. 
  • La pandemia da Covid-19 ha messo ancora di più in evidenza disfunzioni pregresse, ma che sono emerse in maniera ancora più stridente e complessa, innalzando il livello di criticità, le disuguaglianze ed anche la povertà educativa, specie per le persone più fragili ed a rischio di emarginazione. Ad esse si sono sommate altre distonie rilevate nella Didattica in presenza, come nella DAD o nella DDI, quali strutture tecnologiche inefficienti, imperizia nella pratica dei sistemi digitali ed informatici da parte di una parte del Personale docente e non, pessime connessioni o di scarsa qualità, lezioni condotte da taluni Insegnanti solo attraverso gli audio, senza mai mostrarsi in video, strutture e spazi inadeguati per far fronte alla sopraggiunta emergenza al rientro in classe, di cui hanno sofferto tutti, ma che per gli alunni e studenti sordi, come anche per Docenti e Personale socio assistenziale educativo con sordità, nella stragrande maggioranza dei casi hanno avuto effetti devastanti e destabilizzanti. Ne hanno risentito in modo particolare bambini e ragazzi con situazioni familiari disagiate, con difficoltà economiche tali da non aver consentito l’acquisto di dispositivi digitali e tecnologici funzionanti, figli di immigrati, che hanno vista compromessa la crescita educativa, scolastica e riabilitativa; una forbice che a distanza di un anno e più non è stato ancora possibile colmare. Difficoltà ulteriormente aggravate dall’uso obbligatorio dei DPI, nello specifico delle mascherine, che di fatto da strumento necessario per prevenire il contagio sono state un serio ostacolo comunicativo, riducendo di circa 20 decibel l’intensità del suono, del parlato. Una difficoltà successivamente in parte superata dall’adozione delle mascherine trasparenti, che comunque non tutto il Personale scolastico si è mostrato disposto ad accettare. 
  • Il PNNR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in cui anche gli Enti Locali dovranno sostenere un ruolo fondamentale, dovrà occuparsi seriamente della costruzione di nuovi edifici scolastici e della messa in sicurezza e della riqualificazione del patrimonio scolastico già esistente, rispettando i parametri di sicurezza, sostenibilità, innovazione e inclusività, garantendo l’inclusione di tutti gli studenti, un rinnovamento della didattica e l’apertura al Territorio ed alla Comunità (videoconferenza del 22 febbraio del Gruppo di esperti con il Ministro dell’Istruzione Bianchi). 
  • Ogni azione rivolta alla scuola, con particolare riferimento ad alunni e studenti con disabilità, dovrà essere contenuta in una prospettiva biopsicosociale, globale, sistemica, multidimensionale, interconnessa e relazionale, ed ecologica, fatta di diversi elementi, ricchi di interazioni e comunicazioni, tanti micromondi di cui tener conto in cui tutte le persone coinvolte possano lavorare in sinergia ed in sintonia (Dario Ianes). 

Con particolare riferimento alla salvaguardia dell’udito, si desidera infine richiamare l’attenzione sul concetto di Benessere della Persona, inteso come condizione fondamentale della vita ed in sinergia con quei valori universali che richiedono, anche nell’ambito di un dibattito internazionale, fondamentali parametri umani e sociali e che assume un significato ancor più alto e profondo quando si pensa ai minori ed ai giovani in età scolastica. 

Purtroppo la pandemia ha leso, frustrato, deteriorato il loro benessere e lo ha fatto in una maniera particolarmente forte ed ostile nei confronti di alunni e studenti sordi, che meritano rispetto per quanto hanno affrontato e stanno affrontando ancora e le cui difficoltà vanno conosciute. 

La pandemia ha condizionato con gravi danni il soddisfacimento dei loro bisogni umani, psicologici e sociali, il controllo partecipato e responsabile, la promozione di azioni volte a prevenire ed eludere il disagio per poter raggiungere le migliori condizioni di vita, tutti temi peraltro cari all’OMS. 

Oltre le difficoltà comunicative e disgreganti, va evidenziato il danno specifico che è derivato, scientificamente provato, per le persone sorde, oraliste o segnanti indistintamente, dall’uso delle mascherine, che hanno agito da fattore di separazione e provocando notevoli perdite di opportunità inclusive, relazionali e degli apprendimenti. 

Tuttavia accanto a delle situazioni complesse si sono in taluni contesti create delle modalità operative innovative, interessanti e fruttuose. Alcuni studenti nella loro “invisibilità” hanno intrapreso percorsi e scelte diverse adottando sulla comprensione dell’ascolto, ad esempio, cuffie e cavi bluetooth, altri si sono aiutati con la lettura labiale e con tutte le potenzialità che offrono oggi le protesi acustiche e l’impianto cocleare, in alcuni casi, sporadici purtroppo, è stata sperimentata la sottotitolatura in diretta di lezioni in lingua inglese, attraverso il respeakeraggio, con grande soddisfazione anche dei compagni udenti. 

Esperienze che hanno reso possibile il superamento di momenti di impasse e di preclusione alla didattica, grazie anche alla collaborazione e sensibilità di Docenti, di Assistenti alla Comunicazione e soprattutto alla condivisione e solidarietà di compagne e compagni. 

Un’esperienza concreta, ricca e positiva che si vuole promuovere, divulgare ed incentivare con il supporto delle Istituzioni e dell’intero mondo della Scuola. 

Per FIADDA ROMA APS – Il Presidente e Responsabile Legale – Emilia Del Fante 

Per la Chiocciolina ODV – Il Presidente e Responsabile Legale – Bianca Garofalo 

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